Che cosa sono le piastrelle antibatteriche
Come abbiamo accennato, il mercato dei rivestimenti e delle pavimentazioni negli ultimi anni sta proponendo delle soluzioni innovative.
Tra queste ci sono proprio quelle delle superfici antibatteriche che prevedono rivestimenti in grado di supportare l’igiene dell’ambiente sia nell’ambito indoor sia outdoor riuscendo a migliorare la qualità della vita delle persone.
Piastrelle e pavimenti sono spesso a contatto con la suola delle scarpe, delle ciabatte, degli animali domestici.
Il pavimento è di certo il più pericoloso in termini di batteri e virus che possono rimanere a lungo “attaccati” alla superficie. Per evitare questo problema è possibile scegliere dei materiali antibatterici che sono in grado di proteggere in modo ottimale sé stessi da eventuali batteri e virus.
I materiali antibatterici per i rivestimenti sono in grado di rendere le superfici igienizzate, pulite e disinfettate. Quindi acquistando un pavimento o dei rivestimenti con piastrelle antibatteriche si va ad inibire la proliferazione dei batteri di oltre il 90%. Questo grazie a particolari trattamenti e presenza di sostanze antibatteriche contenute nella mescola del materiale di cui è composto il pavimento.
Tra i principali materiali antibatterici da utilizzare per la realizzazione di superfici e rivestimenti con determinate piastrelle ci sono:
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- Il biossido di titanio: un composto chimico che ha la funzione di catalizzatore ed è in grado di andare a degradare i composti organici compresi i batteri.
- L’argento: un materiale che ha delle proprietà antivirali, antimicotiche e antibatteriche. Queste sue proprietà lo rendono ideale per riuscire a limitare e inibire la replicazione dei batteri, virus e funghi, inoltre può agire ed eliminare anche gli agenti patogeni.
L’integrazione di questi componenti antibatterici viene effettuata principalmente in alcune piastrelle come quelle utilizzate per la realizzazione del linoleum e del grès porcellanato.
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